X-FORCE
# 01 |
Marvel IT Presenta… |
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Storia |
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rossointoccabile |
supervisione
Marvel IT |
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Carlo Monni |
Editor-in-Chief |
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Mr.T |
Presidente |
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Samuel
Guthrie, alias Cannoball |
Volo e creazione di un
campo invulnerabile, capitano di X-Force |
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Jintao, alias Paradigm |
Tecnocinesi |
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Marie Age Colebert,
alias Tarot |
Preveggenza,
può animare le figure e gli oggetti raffiguarti sui
suoi tarocchi |
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???? |
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Benjamin Russel, alias Shatterstar |
Superforza,
supervelocità, fattore rigenerante e conversione delle onde soniche in onde vibratorie |
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***
“ Da dove incominciamo?”
L’uomo biondo, seduto su una sedia, che indossa un paio
di occhiali da aviatore, si chiama Samuel Zachery Guthrie alias il volteggiante Cannoball. È stato capo di
una squadra di giovani ragazzi mutanti chiamati i Nuovi Mutanti, poi la squadra
ha cambiato componenti e nome diventando X-Force. Il
gruppo, si è
sciolto da molto tempo e non si è saputo nulla dei suoi membri.
“ Prima di chiederci da dove incominciamo. Chiediamoci
cosa è successo, e perché è successo? “
L’uomo che ha parlato è di nazionalità cinese, prima era
un essere completamente tecnorganico, il cui solo
fine era quello di sintetizzare e incorporare a se stesso
componenti biologici e tecnologici. Non sa quale sia
il suo nome completo ne la sua storia, ha solo qualche frammento di vita passata
e un nome che non sa neanche se gli appartiene: Jiz..
“Non cercare un perché in ogni cosa, Jiz.
Era destino che ciò accadesse”
La donna, dai lunghi capelli rossi e dal viso pallido,
avvolta in un grande mantello nero, si chiama Marie-Ange Colbert
detta anche Tarot. È una mutante, con il potere di
prevedere il futuro, grazie alle mistiche carte dei tarocchi che possiede
gelosamente, donatole da sua nonna. È una donna decisa, al corrente che il suo
destino non è tra i più rosei.
“Oh…dove sono finita…”
La bambina dai capelli biondi raccolti in due codini, che
sospira seduta sul tavolo, mentre gioca con una matita mangiucchiata, si chiama
Delia Moony. Era una bambina come tutte le altre,
oddio non proprio uguale alle altre vista la sua
passione per il baseball, ma almeno normale. È orfana di entrambi i genitori e
da quando è nata viveva dalle suore, alle quali, assieme alle sue compagne di
stanza, si divertiva un mondo a fare ogni tipo di scherzo. Pensava che la sua
vita sarebbe proseguita nello stesso modo di come era andata fino ad allora. Ma ora, sembra che il suo destino sia ad una svolta svolta.
Delia “Samuel, tu sei un X-Men giusto? Non potremo chiedere aiuto ai tuoi capi?”
Samuel “Si sono un
X-Men Delia, o almeno lo ero. Ora non sono più come prima…È passato molto tempo
da quando me ne andai dalla scuola, e non intendo
tornarci alla prima difficoltà incontrata”
Paradigm “Potremo chiedere aiuto ai tuoi
vecchi amici di X-Force”
Samuel “Non lo so. È da molto tempo che
non mi sento neanche con loro, ho passato questo ultimo periodo della mia vita
a casa con la mia famiglia, e non ho avuto più tempo per sentirli. L’unica con
cui mi sono visto è stata…”
Marie-Ange “…lo sappiamo Sam…” abbassando lo sguardo
Delia “Cosa importa. Se sono tuoi
amici dovrebbero correre in aiuto in qualsiasi caso. E poi, non sentirti in
colpa se anche loro non si sono fatti vedere” e accese
Samuel “Ok proviamo” tirando fuori dalla tasca un
cellulare e facendo scorrere la rubrica
“…questa è la segreteria telefonica di James Proudstar se vuole lasciare un messag…”
“..ciao sono Tabitha mi dispiace ma sono
occupata, se vuoi lasciare un me…”
“...
segreteria DaCosta. Il signor DaCosta non è al momento raggiungibile, se vuole lasc…”
“…ciao sono Danielle, questa è la mia segreteria
telefonica..tac!”
Samuel “Scusate, forza
dell’abitudine…”si scusa chiudendo velocemente il cellulare e riponendolo in
tasca.
Sam alza gli occhi e vede che tutti
e tre i ragazzi davanti a lui, lo fissano fiduciosi. Non è la prima volta che
Samuel Gutrhie si ritrova in questa situazione, molte
volte i suoi compagni di squadra avevano riposto nel capo, in lui, tutta la
loro fiducia, nonostante lui non avesse idea di come agire. Ma questa è una
squadra nuova, se si può definire una squadra, alcuni non ha minimamente idea
di che persone siano, altri sono stati suoi nemici.
Certo, se ci fosse stata Danielle ad aiutarlo… già Danielle.
Non riesce proprio
ad immaginare cosa sia
potuto accadere.
***
FLASHBACK
Danielle “...è la forza dell’abitudine che ci porta a rincontrare Sam. Che ci vuoi fare” rise dopo
aver bevuto un sorso di acqua.
Sam sorrise felice nel vederla ridere. È sempre
uguale Danielle, ogni volta che la rivedi. Sempre calma e solare, sempre con i suoi lunghi
capelli neri legati e ben curati, sempre con un oggetto che le ricordi le sue
origini cheyenne. Dopo aver letto la
e-mail di Danielle sul suo computer portatile, Sam
non ha visto l’ora di rivedersi con tutti gli altri suoi vecchi compagni. È una
giornata fantastica, sono seduti in un chioso in un
parco di New York, finalmente un po’ lontani dallo smog e dallo stress
quotidiano.
Danielle “ dimmi Sam.
Come va a casa?”
Sam
“ora molto meglio. Tornando sia io che mia sorella Paige, abbiamo dato un
grande aiuto a mia madre”
Danielle “nessuno degli altri si è unito a noi oggi, che sia
destino che dobbiamo solamente vederci noi due. L’hai più sentita Tabitha?”
Sam “no. Si è fermata per qualche giorno a casa mia ma poi ha preferito andare a casa da suo padre. Voleva
cercare una pacificazione familiare” divenne serio e si ricompose sulla sedia.
Danielle “capisco”
Sam “
non ti ho ancora detto di mio fratello Josh. Ho dovuto aiutarlo
psicologicamente, poiché proprio al suo primo concerto in città, assieme alla
sua band, l’ansia e l’agitazione hanno manifestato i suoi poteri mutanti. Gli
sono spuntate un bel paio di aluccie piumate”
Danielle “ Wow un altro Guthrie si aggiunge alla lunga lista di mutanti. Tra poco
rischiate di formare una squadra di football”
Sam “hahaha!
Sei sempre uno spasso Dany” rise sorridendole amichevolmente
Danielle “anche tu sei sempre il solito.
Ti voglio bene Sam. Non cambiare mai”
Sam “perché mi dici questo?”
Danielle “che c’è di male” sorrise
***
- ………“CHE C’È DI MALE IN TUTTO QUESTO?” QUESTE SONO LE
TESTUALI PAROLE CHE HA DICHIARATO IL BOSS CRIMINALE PAULIE PROVENZANO
ORGANIZZATORE DI ARENE CLANDESTINE NEI SOTTERRANEI DI NEW YORK. “VERRÀ
PROCESSATO PER I CRIMINI CHE HA COMMESSO” ASSICURANO LE AUTORITÀ LE QUALI,
AVVERTONO CHE
Sam
“Delia cambia canale, non puoi vederlo”
Delia “oramai sono adulta Sam. E poi ho visto di peggio” e strinse forte il
telecomando cercando di non farlo prendere a Sam.
Paradigm “si Delia, nella tua fantasia!”rise e cambiò
canale grazie al suo potere.
Delia “Non è giusto”abbassò lo sguardo offesa
Sam
“Aspetta!”
I ragazzi lo guardarono perplessi.
Sam “Jiz torna nel canale di prima!”
Paradigm “Ma Sam,
mi hai detto tu di cambiare canale”
Sam
“Muoviti!”
Click… e Delia cambiò canale
soddisfatta, precedendo Paradigm.
Scorrevano le foto delle arene e dei gladiatori mentre si
battevano.
Sam, sorpreso, indicò un punto sul
televisore. Il dito individuava un gladiatore, un uomo abbastanza
alto, capelli rosso-biondo, con uno strano tatuaggio a forma di stella
sull’occhio sinistro.
Sam “Lui. Inizieremo da lui” i suoi
occhi brillarono.
CONTINUA…